COME SI EFFETTUA IL TEST GENETICO?
COME SI EFFETTUA IL TEST GENETICO? con un semplice prelievo salivare puoi migliorare la qualità della tua vita e prevenire disturbi legati alla tua alimentazione. metodo non invasivo e indolore, il tampone salivare è’ un auto-prelievo. è sufficiente strofinare all’interno delle guance lo spazzolino fornito per ottenere materiale biologico dal quale verrà estratto il DNA per poter poi eseguire i test richiesti.
PANNELLO: DNA E SPORT
PERCHE’ ESEGUIRE IL TEST?
Il test permette di indagare le predisposizioni genetiche di ciascun atleta, che verranno tradotte in indicazioni nutrizionali personalizzate e di integrazione naturale mirata. Questo consentirà di ottenere un rendimento sportivo in allenamento ed in gara migliori, ridurre il rischio di infortuni ed individuare il tipo di allenamento più adatto alle predisposizioni individuali.
LCT- SCARSA PRESTAZIONE DA INTOLLERANZA ALLATTOSIO
E’ Frequente l’utilizzo del latte come bevanda per il recupero atletico, così come di altri alimenti contenenti lattosio durante le fasi di allenamento e post gara. La sintomatologia correlata a questa intolleranza va ad inficiare la resa in allenamento e la performance sportiva
APLOTIPI DQ2/DQ8: RISCHIO SCARSA PRESTAZIONE DA INTOLLERANZA AL GLUTINE
La celiachia è una malattia autoimmune caratterizzata da un danno infiammatorio a livelli della mucosa dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine. La sintomatologia è molto ampia e può incidere profondamente sullo stato di salute dell’atleta e causare scarse prestazioni in allenamento e durante le gare.
ACTN3: FORZA MUSCOLARE E RESISTENZA ALLA FATICA
Il test permette di valutare se viene prodotta in maniera efficiente la proteina ACTN3, coinvolta nella contrazione muscolare e nell’apporto di ossigeno alle fibre. Questo aiuta l’atleta a scegliere la tipologia di allenamento più consono e ad assumere un’alimentazione mirata a migliorare il proprio sistema antiossidante.
TNFα / IL6: RISCHIO INFORTUNI
Recenti studi hanno dimostrato che la presenza di questi polimorfismi provoca un’alterata risposta infiammatoria che comporta una “reazione avversa” all’esercizio fisico intenso, con conseguente rischio di infortuni e peggioramento della performance sportiva.
COL1α1/COL5α1
L’attività fisica sollecita tendini e legamenti. E’ stato dimostrato che esiste una predisposizione genetica verso gli infortuni e le lesioni spontanee, che coinvolgono sia le strutture tendinee e legamentose sia la capacità estensiva delle articolazioni. I geni più fortemente associati a tali predisposizioni sono COL 1α1 e COL5α1.
MCT1: SMALTIMENTO DELL’ACIDO LATTICO
Il test permette di capire se il metabolismo è in grado di smaltire più o meno velocemente l’acido lattico, un acido carbossilico prodotto in seguito ad attività fisica intensa. Se non viene smaltito correttamente determina senso di fatica, crampi dolori muscolari, minor resa sportiva ed aumento dei tempi di recupero.
MTHFR: RIPARAZIONE DEL TESSUTO MUSCOLARE E RECUPERO ATLETICO
In atleti di diverse discipline è stato osservato che una carenza di acido folico può influenzare negativamente la la prestazione sportiva ostacolando i processi di riparazione del tessuto muscolare, causando un aumento dei tempi di recupero con una conseguente riduzione del rendimento sportivo.
VDR(x2) : RISCHIO FRATTURE, LESIONI SPONTANEE E AUMENTO TEMPI DI RECUPERO
Nello sportivo adeguati livelli di vitamina D comportano un minor rischio di fratture e di infortuni, riduzione di dolori muscolari e articolari. Una sua carenza si ripercuoterà sullo stato di salute ma anche sulla performance atletica poiché sarà necessario ridurre l’intensità di allenamento e aumentare i tempi di recupero.
SOD3: SCARSA RESA SPORTIVA E RISCHIO DANNO MUSCOLARE
Nell’atleta un aumento dello stress ossidativo può comportare danno muscolare, aumento della sensazione di affaticamento, si prolungano i tempi di recupero con importanti ripercussioni sulla performance atletica. Il test permette di comprendere se il sistema antiossidante funziona correttamente.